La ricerca di Atlantide colpisce le corde più profonde del cuore per il senso della malinconica perdita di una cosa meravigliosa, una perfezione felice che un tempo apparteneva al genere umano. E così risveglia quella speranza che quasi tutti noi portiamo dentro: la speranza tante volte accarezzata e tante volte delusa che certamente chissà dove, chissà quando, possa esistere una terra di pace e di abbondanza, dove noi, potremmo essere felici.
Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d’Ercole, c’era un’isola. E quest’isola era più grande della Libia e dell’Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori (…), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l’isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve.
Atlantide. Una linea di prodotti di eccezionale qualità, frutto diretto delle tradizioni secolari che oggi più che mai vivono nella nostra Isola e ci caratterizzano come Sardi. Una linea di Prodotti 100% sardi per un viaggio tra storia e leggenda. Un’ isola che da sempre vive di miti e leggende. Un’ isola che è essa stessa leggenda.
Una storia che parte da lontano, e che accosta, tra le varie ipotesi, in maniera indubbiamente suggestiva la Sardegna alla mitica isola di Atlantide menzionata per la prima volta da Platone. Una terra già antica per gli antichi, un’ isola felice, ricca di metalli e disseminata di torri. Una civiltà avanzata sommersa e spazzata via dai cataclismi marini.
Atlantide viene descritta come un’isola protetta da mura circolari di metallo, ricca di beni naturali, e minerali preziosi; una terra che poteva contare su tre raccolti all’anno, un paradiso, situato al di là delle Colonne d’Ercole, che nella tradizione occidentale segnavano il confine tra il mondo conosciuto e le terre inesplorate.
Le colonne d’Ercole, nella maggioranza delle ipotesi collocate nello stretto di Gibilterra, vengono descritte nei testi antichi come un tratto di mare estremamente ostile, caratterizzato da secche insidiose e tratti melmosi. Nello Stretto di Gibilterra i fondali sono profondi, oltre 300 metri, e non è mai stato un tratto fangoso. Tale descrizione, invece, si sposa alla perfezione con il Canale di Sicilia. Ecco la geografia che cambia.
Se le Colonne d’Ercole vengono collocate a largo della Sicilia, ecco apparire un’isola con un clima perfetto, capace di regalare più raccolti in un anno, ricca di minerali e materiali preziosi, abitata da una civiltà fortemente evoluta che ha disseminato il territorio di torri (i nuraghi). La Sardegna, un paradiso idilliaco che poteva rispondere al nome di Atlantide.
La mitica Atlantide, distrutta da un devastante cataclisma naturale, come un maremoto. A tal proposito, i nuraghi collocati nella parte sud e nella parte occidentale della Sardegna, nella valle del Campidano, sono in gran parte distrutti o ricoperti dalla terra, mentre i nuraghi che tutt’oggi troviamo nella parte settentrionale sono ancora oggi in piedi e in molti casi si trovano in un buono stato di conservazione. Che possa essere un’ ulteriore conferma?
Una storia affascinante dunque, che non sappiamo se effettivamente corrisponda alla realtà, ma sicuramente una storia fantastica, una leggenda, di cui tutti i sardi devono essere orgogliosi. Una storia che rivive attraverso i prodotti della nostra terra, attraverso le tradizioni e i suoi inconfondibili sapori. Atlantide, una linea di prodotti sardi di primissima selezione, un viaggio tra le forme, sapori, colori, tradizioni, caratteristiche e particolarità della Sardegna, per portare sulle tavole di tutti il gusto della leggenda.